giovedì 1 novembre 2012

Gricia

C'è un dominio apposta, che spiega quale sia la ricetta originale, unica ed irripetibile.
Ma, come per tutte le cose, le opinioni non sono sempre concordi.
Ciò che pare certo sono gli ingredienti:
guanciale, pepe, pecorino romano; oltre alla pasta, naturalmente.
Si disquisisce sull'utilizzo dello strutto, che, però, essendo parte del guanciale, pare possa essere tollerato.

Si rosoli il guanciale (senza grassi aggiunti, soprattutto se "stranieri" (olio, burro...)), che rilascerà il condimento necessario. Già sul "si rosoli" ci incartiamo: quanto? Beh, vuvuvupuntogriciapuntocom dice "finchè non abbia raggiunto la giusta coloritura giallo dorato" (definire, poi, la "giusta coloritura giallo dorato" è un'impresa non da poco), comunque, rosolate a piacer vostro il guanciale (che, pare, non possa venir tagliato a dadini, ma a striscioline, immagino perché così la parte grassa e quella magra staranno assieme, non riesco a pensare ad altro), assieme ad abbondante pepe nero, in una padella capace abbastanza per accogliere, in un secondo momento, anche la pasta.


Nel frattempo, cuocere la pasta (a me piacciono le mezze maniche, per la gricia), che scolerete al dente; non scolatela troppo, saltatela con il guanciale, amalgamandovi il pecorino.
Impiattate e servite con pepe e pecorino a piacere.



(n.d.a. Quella in fotografia, secondo alcuni, ha il guanciale (tagliato a dadini) troppo morbido, ma vi assicuro che era buonissima)


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